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Elenco articoli

1 Studio sull'apprendimento degli asini - 1
2 Studio sull'apprendimento degli asini - 2
3 Lotta allo stress da Covid-19
4 Covid-19: Lavoriamo in sicurezza
5 Koinè: da Onlus a E.T.S.
6 Maledetto virus
7 Emergenza Covid-19 ed animali
8 Le interazioni in I.A.A. con i cavalli
9 Lutto nel mondo della Riabilitazione Equestre
10 Arcore x Te
11 Koinè: dal 2003 al Servizio della Comunità
12 Trasferimento AttivitĂ 
13 Divertiamoci a sei zampe
14 King - Cavallo speciale
15 Teddy, il cane maestro
16 Zander scappa di casa
17 Ringraziamenti donazione di attrezzatura
18 Cdi L'Arca compie 10 anni
19 Emergenza per "Pulce"
20 Koinè in Festa 2012
21 Ringraziamenti
22 17 Ottobre 2008: Ciao Bardos
23 Grande Successo - Volontariamo 2011
24 Cavalli A Milano 2011
25 Koinè a "Volontariamo 2011"
26 Koinè in Festa!
27 Trasferimento riabilitazione equestre
28 Bambini ed animali domestici
29 P.A.A. - Esperienze Europee
30 Onoterapia a Villa Luisa
31 Si è svolta "Volontariamo 2010"
32 Parlano di noi
33 Koinè in festa!
34 Importanti novitĂ 
35 Il punto sulla terapia con il mezzo del cavallo
36 Premiati i volontari Koinè!
37 Protocollo d'intesa ANIRE - ENGEA
38 La storia di Lucy: dal canile alla Pet Therapy
39 Abruzzo: è tragedia anche per loro
40 Consigli a quattro zampe
41 Da gennaio 2009 a Burago Molgora

Koinè-giornale

Bambini ed animali domestici
Argomento: Amici animali

dal sito www.asetra.it

Associazione di Studi Etologici e di Tutela della Relazione con gli Animali

 

Bambini ed animali domestici: suggerimenti per le mamme
di Elena Severi

E’ assodato che la relazione tra bambini ed animali apporti benefici nelle fasi dello sviluppo. I bambini che possono avere contatti quotidiani con animali domestici acquisiscono la capacità di prendersi cura, di rispettare l’altro anche se diverso, di comprendere che esistono dei fabbisogni comuni ( mangiare, dormire, dimostrare affetto, ecc..). Questi bambini, inoltre, tendono a diventare degli adulti più rispettosi nei loro confronti e meno propensi all’acquisto per moda, all’abbandono, al maltrattamento.
Se in famiglia esiste già un animale al momento dell’arrivo del bambino è opportuno che non venga modificata la sua routine quotidiana; se vogliamo che il cane o il gatto non entrino più in una parte della casa ( per esempio la stanza del bimbo), è bene abituarli a questa variazione già da settimane prima della nascita. Se il gatto è abituato a rifugiarsi in certi nascondigli della casa, se possibile va rispettato in questa sua necessità anche quando c’è il bimbo; è probabile anzi che nei primi giorni il gatto resti più isolato del solito, se non è un soggetto dal carattere particolarmente socievole. Un cane sarà in genere incuriosito dal nuovo arrivato ed è giusto lasciarglielo incontrare e possibilmente, se il cane mostra curiosità, non escluderlo nei momenti in cui la mamma accudisce il neonato. Molte mamme temono per la salute dei loro bambini, ma ricordiamoci che se i nostri animali domestici sono seguiti regolarmente dal medico veterinario e sottoposti alle normali profilassi vaccinali ed antiparassitarie, non esistono pericoli. Chi consiglia ai genitori di allontanare da casa l’animale domestico o di relegarlo fuori di casa, se aveva sempre vissuto all’interno dell’abitazione, dimostra una scarsa conoscenza delle patologie animali e del loro potenziale zoonosico e genera infondati timori di tipo sanitario.
Se in famiglia si desidera adottare un animale per il bambino ci sono molte considerazioni da fare. Innanzitutto i genitori devono avere chiaro che la responsabilità generale dell’animale ricade su di loro, in quanto non si può pretendere dal bambino un impegno costante e completo, per quanto egli si dimostri partecipe. E’ meglio affidare al bambino uno o due compiti semplici, come riempire quotidianamente la ciotola dell’acqua dei suoi animali. Se il bambino è in grado di uscire da solo e desidera portare a passeggio il suo cane, bisogna indirizzarsi su razze di taglia medio-piccola, in caso contrario il bambino non potrebbe gestirlo e l’incombenza delle uscite ricadrebbe solo sui genitori. Per bambini di età inferiore ai 5-6 anni o per bimbi molto irruenti  alcuni animali sono poco indicati, per esempio il coniglio, una specie che si stressa e si impaurisce facilmente e che richiede un’interazione controllata ed un ambiente tranquillo. La regola più importante è che l’interazione tra animale e bambino avvenga sempre sotto la supervisione di un adulto, perché entrambi possono essere imprevedibili nelle loro reazioni.


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