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Elenco articoli

1 Koinè iscritta al Registro Nazionale del Terzo Settore
2 Studio sull'apprendimento degli asini - 1
3 Studio sull'apprendimento degli asini - 2
4 Lotta allo stress da Covid-19
5 Covid-19: Lavoriamo in sicurezza
6 Koinè: da Onlus a E.T.S.
7 Maledetto virus
8 Emergenza Covid-19 ed animali
9 Le interazioni in I.A.A. con i cavalli
10 Lutto nel mondo della Riabilitazione Equestre
11 Arcore x Te
12 Koinè: dal 2003 al Servizio della Comunità
13 Trasferimento AttivitĂ 
14 Divertiamoci a sei zampe
15 King - Cavallo speciale
16 Teddy, il cane maestro
17 Zander scappa di casa
18 Ringraziamenti donazione di attrezzatura
19 Cdi L'Arca compie 10 anni
20 Emergenza per "Pulce"
21 Koinè in Festa 2012
22 Ringraziamenti
23 17 Ottobre 2008: Ciao Bardos
24 Grande Successo - Volontariamo 2011
25 Cavalli A Milano 2011
26 Koinè a "Volontariamo 2011"
27 Koinè in Festa!
28 Trasferimento riabilitazione equestre
29 Bambini ed animali domestici
30 P.A.A. - Esperienze Europee
31 Onoterapia a Villa Luisa
32 Si è svolta "Volontariamo 2010"
33 Parlano di noi
34 Koinè in festa!
35 Importanti novitĂ 
36 Il punto sulla terapia con il mezzo del cavallo
37 Premiati i volontari Koinè!
38 Protocollo d'intesa ANIRE - ENGEA
39 La storia di Lucy: dal canile alla Pet Therapy
40 Abruzzo: è tragedia anche per loro
41 Consigli a quattro zampe
42 Da gennaio 2009 a Burago Molgora

Koinè-giornale

Studio sull'apprendimento degli asini - 2
Argomento: Amici animali

Il tempo come misura dell'apprendimento

Al training hanno partecipato 14 asini di cui 9 hanno portato a termine con successo tutto l’iter. Nel caso di 4 delle 5 asine che non hanno completato la procedura, la motivazione dell’insuccesso era legata a cause cha andavano al di lĂ  della capacitĂ  di apprendimento o della motivazione ad effettuare il compito, ovvero all’insorgenza dell’estro o all’infortunio di una di loro prima della sessione finale.  In ogni caso, 10 asini hanno dimostrato di aver appreso l’associazione “pressione del tasto dĂ  ricompensa” entro lo stage di apprendimento, ovvero entro al massimo 40 minuti totali.

Un primo dato interessante di carattere generale è l’incremento della velocità di performance fra una sessione e l’altra, indice che mano a mano gli asini hanno capito qual era il compito che gli veniva richiesto e hanno potuto svolgerlo sempre più velocemente. Considerando i tempi medi per l’ottenimento delle 15 ricompense consentite, si è passati dai 9’30” della prima sessione di apprendimento ai 5’15” della quarta, fino a raggiungere i 2’56” della sessione finale (che prevedeva però solo 10 rinforzi positivi).

A conferma del progressivo apprendimento, alla riduzione del tempo impiegato per portare a termine la sessione è corrisposto anche un incremento del numero di pressioni del pulsante effettuate, passando da una media dell’80% delle pressioni consentite durante la prima sessione al raggiungimento, per tutti gli animali, del 100% alla quarta sessione. Inoltre, l’affinamento della tecnica nella pressione del tasto da parte degli asini, da effettuare in modo completo e autonomo, è stato confermato dalla progressiva diminuzione degli errori (pressioni incomplete, tentativi andati a vuoto) e degli aiuti provenienti dai ricercatori, i quali sono stati del tutto assenti nelle ultime sessioni.

Le performance di apprendimento sono state poi misurate sulla base del tempo medio intercorso fra due pressioni successive del pulsante, valori che sono stati successivamente correlati in modo positivo alle variabili sesso, etĂ  e altezza Le femmine sono state significativamente piĂą veloci dei maschi nella comprensione e nell’esecuzione del compito: le prime hanno appreso il task entro la terza sessione mentre i secondi tra la terza e la quarta sessione. Tuttavia, i maschi hanno mostrato un miglioramento piĂą consistente  delle loro prestazioni col progredire delle sessioni, raggiungendo performance comparabili alle femmine entro la fine del training. Considerando invece l’etĂ  e l’altezza degli animali, per gli asini vecchi e alti in media ci è voluto piĂą tempo per completare le sessioni di addestramento, probabilmente per motivi legati a fattori visivi (dato che l’altezza del tasto restava fissa) e ad una minore impulsivitĂ  degli asini piĂą vecchi.


Oltre l’apprendimento: la frontiera delle emozioni

Con la partecipazione dello stesso gruppo di asini, il il CRN IAA ha condotto anche uno studio sulle emozioni degli animali, al fine di comprendere come questi stati mentali si manifestano a livello fisiologico, comportamentale, posturale e nelle espressioni facciali. La sfida per i ricercatori del CRN è quella di definire una metodologia di valutazione degli stati emotivi nell’asino domestico che permettano di valutare prontamente come l’asino vive una determinata esperienza, come per esempio un IAA.

Il paradigma del condizionamento operante utilizzato in questo studio consiste nell’attuazione e apprendimento di un comportamento che, grazie al rinforzo positivo, viene progressivamente affinato e “fissato” dall’animale. Guardando alla sfera psicologica di questo processo, nello schema di apprendimento si possono individuare una serie di passaggi cognitivi fondamentali: l’identificazione del nesso causale fra azione e ricompensa, la consapevolezza del compito, l’intenzionalitĂ  dell’azione, la memorizzazione dell’esperienza fra sessioni successive.

Per quanto riguarda l’influenza delle variabili sesso, etĂ  e altezza sulle capacitĂ  di apprendimento dell’asino, nonostante questo primo passo realizzato dal CRN IAA, la questione necessita di ulteriori approfondimenti in futuro coinvolgendo un maggior numero di animali. Questo servirĂ  a chiarire il ruolo che tali caratteristiche possono rivestire non solo relativamente al processo di apprendimento in sĂ©, ma anche nella prospettiva di un coinvolgimento positivo ed efficace dell’animale nelle attivitĂ  proposte ed organizzate nel contesto degli IAA.

A dispetto della reputazione di animali testardi e poco socievoli, gli asini sono da sempre preziosi compagni dell’uomo in una serie di attivitĂ  diverse, dal lavoro alle terapie. Approfondire le loro abilitĂ  cognitive e comportamentali, allargando lo sguardo ad aspetti quali la memoria, la motivazione e le emozioni, consentirĂ  di migliorare il loro benessere nella relazione con l’uomo.



Studio sull'apprendimento degli asini - 2

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