Pet therapy - La situazione in Italia

Nel 2000, su iniziativa di associazioni del settore e di privati, si formò un tavolo di studio sulle Terapie e attività assistite dagli animali, per poter definire delle linee guida per i professionisti del settore.
Da questo tavolo di lavoro nel 2002 nacque Carta Modena, il cui obiettivo è fornire degli standard e delle linee guida, e di concludere una fase "pionieristica" che in Italia aveva mosso i primi passi una decina di anni prima.
Ad oggi Carta Modena, pur non potendo essere considerata una norma di legge dal punto di vista legale, è ancora un riferimento importante riconosciuto da chi approccia professionalmente la Pet Therapy, anche se il Ministero si è reso conto che per alcuni aspetti anch'essa deve essere rivista ed aggiornata.
Nel frattempo il legislatore ha riconosciuto (e non poteva fare altro...) le valenze terapeutiche della Pet Therapy, attraverso il famoso Decreto Sirchia.
Occorre anche sottolineare che il boom a cui abbiamo assistito nell'ultimo periodo dei Programmi assistiti dagli animali e l'attenzione mediatica sugli stessi, hanno visto il proliferare di "pseudo" corsi gestiti da "pseudo" tecnici, per cui basta portare un cane in corsia, in aula o averlo in casa per definirla Pet Therapy.
In realtà, pensando soprattutto ai fruitori di tali servizi, non è proprio così...

L'attuale governo sta lavorando alacremente per cercare di regolamentare il mondo della Pet therapy.
In particolar modo un forte interesse sta dimostrando il sottosegretario al Ministero della Salute, on. Francesca Martini, da sempre molto attiva su questo argomento.
Punto di partenza in questo senso è il Centro di Referenza Nazionale sulla Pet therapy, voluto proprio dal Ministero per giungere a breve ad una standardizzazione dei metodi.
Il Ministero della Salute sta lavorando inoltre per portare la Pet therapy a far parte dei LEA, ossia Livelli Essenziali di Assistenza.
Pare, infatti, non lontano il giorno in cui il medico di famiglia potrebbe prescrivere un ciclo di Pet therapy ai pazienti con varie forme di sofferenza psichica o fisica, per intraprendere un percorso terapeutico o riabilitativo mediato con gli animali.

Per saperne di più in proposito, si veda al link del Ministero della Salute.